lunedì 5 marzo 2012

DOVE C'E' BALILLA C'E' CASTA

Bello.
Mi piace sta cosa dell'interesse della collettività per scavalcare TUTTO.
Puoi fare qualunque cosa, se dici che è qualcosa che serve alla collettività.
E il bello è che il volere degli Italiani è quello che vuoi tu, personalmente, di tuo interesse.

Vuoi fare una grande opera?Serve alla collettività.
Ma se si viola il diritto alla salute di una parte della collettività? Pazienza, l'interesse della collettività è più importante, per cui che si fottano.Allora, se il diritto alla salute (e quindi alla vita) di una parte della collettività può essere sacrificato per il progresso di tutti - vedi per esempio in Valsusa - allora..... allora vengono fuori risvolti interessanti ....
Pensa: se trafori quelle montagne metti per aria micropolveri d'amianto, ma la TAV serve al progresso del Paese, per cui chissenefrega se faranno il bis del caso Casale Monferrato - Eternit.E' l'uovo di Colombo, l'alibi che trova sempre degli ammiratori, i "modernisti", gli "avanguardisti", i fanatici della moneta elettronica, dell'edonismo merkeliano, del rigore per fallo in area euro, delle punizioni con barriera all'uscita.
Con questo semplice principio puoi scavalcare anche la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, credetemi, funziona sempre.L'interesse pubblico sopra ogni cosa.Possiamo risolvere la crisi in pochissimo tempo.

Per esempio: che sò tutti sti anziani in giro? Eh? Quelli prendono soldi dalla collettività e non spendono, consumano ossigeno, non si fidano, non fanno girare soldi,  li fanno solo spendere a noi per tonnellate di farmaci e pannoloni e cateteri e giornate d'ospedale, e insomma sò troppi, costano troppo.
Facciamo così: siccome risparmiare le loro pensioni sarebbe un indubbio progresso per la ricchezza della collettività, sterminiamoli.

Poi, chi c'è che consuma e non produce? I precari che non lavorano al nero, ecco, quelli che si disperano e vanno solo in giro a parlare di sfighe e a manifestare, quella è un'altra bella fetta di popolazione che non serve, che non fa progredire la collettività in quanto ne è un costo.E' interesse collettivo deportarli alla frontiera, e buttarli fuori dal Paese.Bella, sta cosa dell'interesse collettivo.Fare un inceneritore provocherà tumori a chi ci abita vicino?
Pazienza, scusa, l'interesse collettivo è predominante.

Grande idea, Presidente.Come l'Europa.E' interesse della collettività farne parte, per cui poche storie e fate silenzio, l'Europa non è in discussione.Bello eh? Con sta bandiera tutta piena di stelle, tipo quelle dell'America, ma a noi sò di meno e anche più grosse, tutte in cerchio, a simboleggiare l'Unione, macchè scherzi?
E' una figata, un'idea che entusiasma folle di pensatori e non, i soldi bisogna farli girare.Pazienza per chi muore.E' il prezzo che chiede il progresso, no?Magnifico, Presidente.Ah, senta, già che c'è: mi fa diventare interesse collettivo la necessità di eliminare ogni gocciolamento dai balconi, per risparmiare acqua?Ho una vicina che quando stende i panni sgocciolano sul mio balcone, mi danno fastidio, insomma veda lei.So già che, se vuole, potrà accontentarmi.
Ossequi.

domenica 4 marzo 2012

CHECCAvolodici

 Ho trovato sorprendente, ma in fondo non più di tanto, lo sfogo quasi isterico di un Aldo Busi in versione Santa Inquisizione Frocia che in  questo articolo spara a zero su un defunto ancora caldo, Lucio Dalla.
Il trapassato, secondo l'inquisitore, è reo di non aver mai ammesso pubblicamente la sua omosessualità, di aver comunque sempre frequentato la Chiesa, di aver avuto amicizie anche con Craxi, di aver scritto canzoni d'amore dedicate a donne pur essendo lui gay, e di non aver mai speso una parola a difesa dei deboli.
Non so se il pulpito da cui parla questa sorta di incrocio malriuscito tra Sgarbi, Malgioglio e la Lecciso sia fatto da solido legno, stagionato al sole dell'onestà, o se sia solo legno marcito e tarlato dall'invidia, l'ennesima occasione non persa di attirare le luci della ribalta a spese di un cadavere, ma tant'è.
Busi, l'intollerante e intollerabile pasionaria del "tutto purchè si parli di me", la ridicola macchietta di gay in perenne sindrome premestruale, l'improbabile Padre Tereso di Combutta che ha fatto del trash l'unica àncora di salvezza per rendere indimenticabili le sue presenze televisive, il MarioCallas della polemica comunque urlata ostentando cultura sterminata dall'idiozia, è egli stesso un eccesso che si ciba di sè e della sua scarsa fama.
A partire dalla squallida "Isola dei Famosi" fino ai talk-show che lo chiamavano solo per far alzare i toni, affidando il crollo nel cattivo gusto agli urlacci checcati del Busi, la carriera del nostro inquisitore è costellata da episodi di cui programmi come Blob si sono cibati per anni, con la perla dell'uscita dal reality-show affidata ad un coup-de-theatre basato su?.... ... un attacco al Papa, e ti pareva, lui che odia Celentano si è messo a farne l'antesignano non dal palco di un Sanremo, ma dal "confessionale" di un reality di uno squallore sempre più impareggiabile.
Chi è Busi?
Mi astengo dal dare giudizi.
Date un'occhiata a questo , trattenete i conati, se potete, e provate pietà per un vivo che non ne ha avuto per un morto.
L'ha avuta, la sua ribalta sciacallesca a danno di un morto, il Busi.
Ma essendo quel che è, ha solo fatto in modo che ritornasse in circolo, più forte che pria, il suo memorabile pistolotto che sembra quasiquasi un discorso in difesa della pedofilia ....
Meglio stendere un velo pietoso, tanto Dalla è più vivo di lui. Molto.