domenica 2 febbraio 2014

A FIN DI BENE

Mea culpa, mea maxima culpa.
Ho compreso solo adesso l'ingiustizia dei miei feroci strali contro il movimento 5stelle.
Quando il fine è supremo, anche i mezzi scelti per perseguirlo possono essere piegati al metodo che si va a contrastare.
Si usano le stesse armi del nemico.
Ci si comporta come il nemico per dimostrargli di saper usare le sue stesse armi, avendo in più quella dell'onestà - contrapposta al vecchiume mangiasoldi -   che affascina e trascina.
Non avevo capito.
Stanno solo copiando il nemico per disorientarlo.
Basta osservare.
Le imitazioni di Borghezio, Larussa, Gasparri, Pannella in aula e fuori sono venute benissimo. Molto riuscita la riproduzione del turpiloquio, la gestualità da discarica, l'Inquisizione alla vaccinara.
L'imitazione di Alfano, poi, è sublime, ma disponendo di una immagine ben più gradevole per l'occhio femmineo. Il delfino che va in televisione dopo l'asportazione del punto G  è  insuperabile. Afferma di essere lì per libera scelta, e negherebbe anche sotto tortura di essere fido esecutore dei poke dell'imitatore di Berlusconi, anche quello riuscitissimo.
Meraviglioso.
Bellissimo anche il giornalista imitatore di Dudù, che ogni tanto finge di mordere per gioco e poi torna a darsi il fondotinta, con un'autoconsiderazione degna di Wanda Osiris.
E che dire poi di quello che imita le sallustiate, con un'imparzialità da trincea ammirevole?
Mi sento molto sollevato, ora che ho compreso.
"Il Fini giustifica i mezzi", si diceva quando un altro delfino contestualizzava e sminuiva le prodezze di Berlusconi e Brunetta.
Stiamo calmi.
Lavorano per noi.
Grazie.


p.s.: dite all'imitatore di Gianni Letta che ha troppi capelli.