giovedì 24 settembre 2015

MEDIOEVOLUZIONE

Ebbene sì.
Non so se Gianni Minà, notissimo fidelcastrologo, abbia già tentato il suicidio, ma quel che doveva succedere è successo: l'odiata america mette piede a Cuba, innalza il suo vessillo e fa pace con la Storia, e nell'incontro tra il Papa sudamericano e un Fidel che lo riceve in tuta con marchio Adidas in bella vista c'è la pietra tombale su ogni residua iconografia rivoluzionaria, ora che le Case del Popolo sono un misto tra la Leopolda e il banco surgelati dell'Ipercoop.
"Non bisogna aver paura del cambiamento" diceva un giovane Adolf Hitler al suo venditore di elettrodomestici ebreo mentre gli illustrava il funzionamento di un forno a gas. L'uomo ebbe come un brivido lungo la schiena, ma pensò fosse causa del rigido inverno berlinese.
Tornando a Cuba e alla sua metamorfosi finale, sappiamo tutti che nulla sarà come prima perchè nulla o quasi vuole più essere come prima. C'è voglia di rivoluzione, ma non in senso politico, che quella ormai è ridotta a un esercizio di bullismo mentale sull'intelletto, sto parlando proprio del concetto astronomico.
"Il moto di rivoluzione è il movimento che un pianeta o un altro corpo celeste compie attorno a un centro di massa".Volendo definire cosa sia un corpo celeste, possiamo dire che è "un'entità fisica naturale, un'associazione o una struttura la cui esistenza nell'universo osservabile è stata appurata dalle attuali conoscenze scientifiche"
Esistono quindi associazioni e strutture, della cui esistenza siamo certi scientificamente, che compiono un movimento attorno ad un centro di massa.
Detta così sembra esattamente la descrizione di gran parte dell'associazionismo sul pianeta Italia. In effetti è tutto un fiorire di associazioni che si spostano attorno ad un centro di massa, detto partito o gruppo politico.
E questa rotazione ha sempre, costantemente, un preciso verso: da sinistra verso destra.
Qui non si tratta di morire democristiani, è che si risorge stronzisti. E lo si fa con una disinvoltura dettata da una obesa ignoranza, da un cinismo sovrappeso, da un opportunismo col fiatone, il tutto giustificato dallo stato d'emergenza che poi in realtà è la condizione costante e quindi non se ne esce.
A meno che.
A meno che niente.
La specie si deve evolvere verso il carattere genetico predominante.
Non osate ostacolare la Natura.
Anche l'estinzione, in fondo, è un cambiamento.