venerdì 27 aprile 2012

THE DARK SIDE OF THE MONA

Giustizia, equità sociale e onestà intellettuale sono da vendersi come bisogni collettivi.
Il mercato liberista dei bisogni morali collettivi si mette in moto, rileva il bisogno, dove non c'è lo crea, induce a desiderare il prodotto e infine crea il prodotto ad hoc, veicolato mediante testimonial carismatico, e distribuito a domicilio tramite la Rete.
Il passaggio successivo è l'aggressione dei competitori sul mercato, mediante delegittimazione della qualità di ogni prodotto equivalente che già era presente magari da decenni, ma che era veicolato in maniera sbagliata e con testimonials in discussione perchè già vecchi sul mercato, per cui attaccabili per qualche azione errata.
Il segreto della mission è erodere la clientela dei concorrenti già presenti, aggredendo il mercato con prodotto riversato a prezzo stracciato sottoforma di assecondamento degli istinti più bassi di rivalsa e vendetta sociale, con slogan ben congegnati che facciano immedesimare il consumatore, fidelizzandolo.
La fidelizzazione viene portata poi all'estremo agendo sulla clientela più attenta, esigente e quindi "costosa", impedendogli la diffusione di pareri negativi sul nuovo prodotto, censurando tentativi di individuazione degli elementi in comune tra il nuovo prodotto apparentemente innovativo e i vecchi prodotti ormai collaudati ma "maturi" per il gusto del pubblico.
Il produttore quindi opera una "scrematura" della clientela, tenendosi quella più influenzabile, facendola sentire parte di un unico corpo acquirente e illudendola perciò di avere il potere contrattuale di mettere in difficoltà il produttore dei bisogni.Non solo: in omaggio al principio che tanta fortuna ha portato a programmi come quelli di Maria de Filippi, il cliente non è più spettatore passivo, ma è lui stesso protagonista della veicolazione del prodotto, esponendosi in prima persona e mettendosi in competizione con altri clienti che procacciano nuovi segmenti di mercato di loro conoscenza.
Sulla base di questo passaggio si innesca il meccanismo del cliente-venditore, in una sofisticata elaborazione mentale del multilevel marketing, con importanza sempre maggiore conferita ai clienti che riescono a fidelizzare il maggior numero di ulteriori clienti un tempo disinteressati al prodotto o legati da tempo ad altri marchi.
Il processo di fidelizzazione si completa infine stimolando l'istinto bellico dell'individuo, indicando di volta in volta i prodotti concorrenti da boicottare ed attaccare in pubbliche assemblee tra clienti, ottenendo così un coacervo di volontà asservite al bisogno deformato al punto tale da rinnegare altri bisogni da sempre basilari (come l'esigenza di poter esprimere sempre il proprio parere), tumulandoli nei sepolcro imbiancato della "salvazione" collettiva ad opera di un gruppo di "eletti" che altri non sono che gli acquirenti di un bisogno deformato e piegato alle esigenze del leader di mercato.
Sopravviverà solo il prodotto presentato meglio, quello che fa pensare all'acquirente di aver scelto liberamente, pur essendo conscio di esser passato sopra a compromessi con la propria volontà ed indole che prima sembravano irremovibili e non negoziabili.
Il cliente così "formato" avrà competenze e capacità critiche di discernimento indirizzate solo verso la concorrenza, mentre rimarrà del tutto silente sui difetti del prodotto che ha comperato, proponendolo con entusiasmo pilotato ad ulteriori potenziali clienti.
Il mercato a quel punto lavora da solo, e il produttore deve solo badare a non mettere il prodotto in condizioni di stress qualitativo, negandolo ad ogni proposta di test comparativo con i prodotti della concorrenza.


John Bob Houseleggio - "teoria e tecnica del grillismo applicato"