giovedì 4 luglio 2019

LA STORIA SIETE VOI


Ok, missione compiuta.
Il supermegaultracensimento travestito da elezioni, il conteggio mai fatto dai tempi della proclamazione della Repubblica (non il giornale, l’altra, quella agonizzante) ha dimostrato che, grosso modo, dall’esito di comunali, regionali, politiche ed europee, su dieci italiani almeno sei sono pezzi di merda istintivamente, traditori spontanei, insomma quel genere di persone che ci mangi insieme ma se costretti alla scelta ti possono accoltellare alle spalle, se gliene viene una utilità nell’accoltellamento.
E’ brutto dirselo, è bruttissimo affermarlo, ma la sostanza è questa.
E’ il trionfo dell’opportunismo palese, dell’infamia utilitaristica, del balordismo di necessità.
Padri di famiglia finora miti, socievoli, innocui almeno all’apparenza, se finiscono nell’enorme calderone della circonvenzione di incapace si trasformano in mostri, di quelli che ti offrono il caffè ma tu sospetti che sia un caffè alla Sindona, sono quelli che puoi convincere di essere in pericolo per esortarli a diventare un pericolo per gli altri, sono quelli con cui ci bevi una birra insieme ma se appenappena qualcuno li convince che sei un ostacolo ai loro progetti non ci metterebbero niente a versarti cianuro nella Peroni.
Sono le menti orientabili, la carne da urna più scadente, i capi di bestiame tirati su ad antibiotici sovranisti per gonfiarli e farli diventare maggioranza, sono gli armenti a cui indicare il pascolo su terreni tossici, e loro contentissimi di brucare odio, perché hanno capito che ciò che finora era disdicevole, vietato o disgustoso è diventato lecito, trasparente e non più da nascondere dietro il paravento della vergogna.
Perfino nei luoghi in cui vedi un negro alla settimana la percentuale di affogatori antinegro è la medesima dei luoghi in cui i disperati del Mediterraneo sono presenti in concentrazioni che superano la tollerabilità per le delicate rètine sovraniste.
Inutile spiegargli che il cosiddetto piano Kalergi, quello della sostituzione etnica (ma io la chiamo sostituzione etica, perché ad osservarli bene ci guadagneremmo se il gene italiota fosse annientato da geni di qualunque altra origine) allafine della giostra è messo in atto proprio da chi li aizza contro l’intruso con la pelle buia, non ariano insomma.
Sabotando con feroce puntualità ogni tentativo in Europa di introdurre la riassegnazione automatica e obbligatoria dei migranti , isolandosi e facendosi solo nemici limitrofi, aggredendo ogni forma di collaborazione diplomatica, inasprendo ogni genere di rapporto tranne quelli con altri sovranisti (che hanno per definizione come principio il “ognuno si tiene i guai suoi) i nuovi padroni dell’Italia hanno ottenuto proprio quello che avevano agitato come spettro per raccogliere voti: l’arrivo incontrollato in Italia di migliaia di migranti che, per l’inesistenza di ogni forma di accordo o dialogo conquistato per via diplomatica e razionale, sono condannati, poveri loro, a rimanere a vita a convivere con l’italiota medio che tanto li odiava.
L’odio per il migrante è sfociato nell’isolamento totale dell’Italia a livello europeo, con contorno di epocali figure di merda come quella in cui cinque padri di famiglia in divisa della Guardia di Finanza vengono mandati a fare i bulletti disturbatori di un attracco preannunciato, obbligati all’azione da asilo nido invece che ad una dignitosa operazione di monitoraggio dell’attracco con successivo fermo o arresto del comandante.
Il drammatico modo con cui la nuova specie inferiore (perché di specie a parte si tratta, Darwin non se ne abbia a male) ha preso il controllo intestinale di una ex-nazione dimostra che in certi frangenti ci vuole pochissimo a distruggere secoli di dignità e saggezza.
E in questo scritto ostento la mia fierezza nel dichiararmi appartenente a una specie diversa dalla loro, confermo quello che avevo sempre pensato, e cioè che quelli un tempo definiti semplicisticamente “grillini”, e cioè i redentori alla Casalino, non erano altro che la larva del neonazismo digitale finito ad amoreggiare con l’atavica ignoranza becera e spietata del leghismo nero.
L’unica cosa che hanno ottenuto e otterranno, oltre alle migliaia di corpi finiti in pasto ai pesci per convincerli a non mettersi in mare, sarà l’essere finiti sui futuri testi di Storia, che stanno provvedendo ad abolire come materia per occultare a quelli che ora sono teneri bambini la verità sui loro papà e mamme che si trasformarono, nei primi decenni del Duemila, in amorevoli boia di coloro che, per giustizia divina, sono destinati a sostituirli etnicamente (ed eticamente) perché risolvere il problema migranti significava perdere voti.
Io non sono stato come voi, e sui libri di storia non ci finirò.
La storia infame di questi anni disgustosi sarete voi.
E il mio “Io non c’ero” è l’unica cosa che mi fa dormire sereno, come dormite sereni voi cullati dalla convinzione di rimanere impuniti.
Una convinzione come tante altre che vi hanno instillato per via rettale. Quella più predisposta al ragionamento, in chi ha il cervello in pancia.

1 commento:

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